teatro e recitazione

Di teatro e di recitazione

Non è facile come sembra mettersi davanti allo schermo di un computer e al foglio vuoto del blog per descrivere e scrivere della propria passione. Soprattutto se la passione di cui dobbiamo parlare è vasto come vasto è il teatro! Però, sapete che idea ho avuto quando mi hanno chiesto di inaugurare il blog?

Ho deciso di scrivere questo articolo così come sono nata nell’arte e nell’hobby straordinario del teatro: ossia, con l’improvvisazione! Io non so se quello che scriverò sarà uno stream of consciousness con un minimo di coerenza interno, o se invece ne risulterà un pastrocchio senza alcuna parvenza di razionalità e forma. Quello che vorrei, però, è perlomeno infonderci un poco di contenuto.

E allora cominciamo parlando della passione per il teatro. Cosa mi dà il teatro? Mi pongo questa domanda ben conoscendo la risposta, e poi rivolgerò questa domanda a voi, per vedere cosa ne pensate. Io sto benissimo sul palco. Mi sento un’altra persona, una persona sciolta, completa, piena: una persona felice!

Mi sento travolgere dai miei personaggi, travolgere e riempire dalle loro emozioni, dalle loro sensazioni: per un’ora, due ore, tre ore che siano, mi dimentico completamente di essere me, di essere quella persona che si alza la mattina nel mio letto, e va a dormire nello stesso letto la sera. Sono quel personaggio, sono quella storia, sono quel background, sono quegli amori e quei dolori. Sono tutto quello che quella persona è, vuole essere e sogna di essere. Insomma, è come essere un sogno! Sia chiaro: non in un sogno, bensì un sogno!

Recitazione. Esprimere le emozioni, le sensazioni, gli amori, i dolori, le passioni e le paure di una persona diversa da sé. E fintanto che si può, fintanto che si riesce, si deve cercare di fare tutto questo con estrema naturalezza, lasciandosi trascinare con ordine e passione nella personalità del personaggio.

Non è facile, pure se molti, davanti a un palco, possono pensare a quanto sia facile. Non è invece facile calcolare i movimenti, rapportandoli magari a una coatta de Roma, o a una damigella del Seicento tutta impomatata e perfettina, quando nella realtà si è una normalissima e ordinaria ragazza del Ventunesimo secolo. Insomma, potrà sembrare uno scherzo all’inesperto, ma è invece una delle arti più difficili di questo nostro bellissimo Pianeta Terra.

E voi invece che opinione avete del teatro? Arrivate qui da semplici curiosi, guidati dal nostro sempre presente tassista internettiano che è Google, oppure avete volutamente cercato qualche piccola compagnia di appassionati di teatro della Lombardia, del milanese, o anche solo del Belpaese? Io vorrei, se voi vorrete collaborare con me, aiutarmi in questa monumentale opera che è il blog sul teatro, ricevere a caterve, a valanghe i vostri commenti: critiche, consigli, opinioni personali.

Esperienze soprattutto, perché è sulle esperienze che si costruisce il nostro curriculum vitae teatrale: per esempio, siete donne che hanno interpretato uomini? Siete simpatici che hanno interpretato antipatici, buoni che hanno fatto i cattivi, mogli che hanno fatto le amanti? Raccontateci!